di Mirko Confaloniera
PAVIA – Tre serate dedicate alla musica indipendente, con band provenienti da tutta Italia: nasce così la 1° edizione del Pavia Indie Festival, kermesse che si terrà da venerdì sera (13 giugno) a domenica sera (15) in due luoghi strategici della città: la prima serata al parco Sarti (quartiere San Giovannino) e le restanti nella centralissima piazza del Carmine. L’organizzazione del Festival, fortemente voluta dal sindaco Michele Lissia, è stata realizzata in collaborazione con la neonata Cooperativa Kaboom e con Matteo Forgianini, collaboratore del prestigioso circolo Arci Biko di Milano.
“Portare un festival musicale come questo a Pavia – spiega il primo cittadino pavese – significa molto di più che organizzare concerti: vuol dire rimettere al centro della vita cittadina la cultura, la creatività e il protagonismo giovanile. Da troppo tempo la musica dal vivo era assente da Pavia, soprattutto nei suoi linguaggi più contemporanei. Con il Pavia Indie Festival facciamo un passo importante per colmare questo vuoto, offrendo nuove occasioni di incontro e riscoperta della città, dentro e fuori il centro. È una scelta precisa, che parla di una città che vuole essere viva, aperta e che sappia valorizzarsi cercando di coinvolgere le nuove generazioni. Questo è solo l’inizio di un percorso più ampio, che punta a riportare Pavia alla ribalta della scena musicale e culturale italiana: abbiamo il potenziale per farlo. Perché questo accada occorre che istituzioni, artisti, associazioni e cittadini lavorino insieme con la stessa passione e lo stesso spirito di collaborazione che ha reso possibile questo festival”.
La manifestazione è dedicata alla musica indipendente in diverse forme e mira a creare connessioni con realtà esterne alla città, coinvolgendo artisti nazionali del mondo della musica “indie” contemporanea, con l’obiettivo di innescare un discorso che si possa sviluppare e proseguire negli anni. Il programma è stato pensato per “unire generazioni, comunità e sensibilità artistiche diverse, in un’esperienza culturale inclusiva, concentrata su artisti che dimostrano la propria indipendenza attraverso stilemi, contenuti e modalità promozionali che non aderiscono alle logiche mainstream, strizzando l’occhio anche a nuove tendenze che stanno riscuotendo successo tra i più giovani con l’obiettivo di stimolare curiosità” – si legge sul comunicato stampa diramato dagli organizzatori. La prima edizione proporrà un festival “Indie” in senso lato, che pur ospitando nomi riconosciuti all’interno del circuito di riferimento, li affiancherà a nuove proposte in grado di attirare un pubblico più variegato con l’obiettivo di accendere i riflettori su Pavia come polo culturale e turistico anche all’esterno della comunità cittadina.
Il programma del Festival prevede l’esibizione di tre artisti per ogni serata, che accosteranno stili musicali e dinamiche differenti: si passerà dal groove del funk alla psichedelica, dal soul alla sperimentazione elettronica, fino ad abbracciare il cantautorato folk. L’intenzione è quella di unire generazioni, comunità e sensibilità artistiche diverse, in un’esperienza culturale inclusiva. La direzione artistica è appannaggio della Cooperativa Kaboom, che si è costituita per iniziativa di cinque soci pavesi che fondono diverse competenze: musicisti, esperti di marketing e imprenditori, con l’obiettivo di espandersi e restituire spazi alla musica in città, realizzare eventi e creare di conseguenza opportunità di lavoro sul territorio in un settore, quello dello spettacolo, che da anni vive un periodo di crisi. Il presidente è Guido Tronconi, già patron dei Downtown Studios che da oltre vent’anni sono un punto di riferimento per la scena musicale cittadina. Lo affiancano il vice Dario Savini, (musicista e imprenditore) e i soci Christian Draghi (musicista e organizzatore di eventi), Claudia Belloli (esperta di comunicazione e marketing musicale) e Riccardo Maccabruni (musicista e insegnante).
“Come socio delle neonata cooperativa Kaboom e che si occupa a livello pratico dell’organizzazione del Festival posso affermare che per la piazza è un bel passo in avanti – ci racconta Christian Draghi, consigliere della Kaboom – Esordisco come organizzatore professionale con un team fatto da musicisti pavesi molto esperti come Guido, come il Macca, Dario e Claudia. Sarà una nuova sfida che ci rende orgogliosi e ci carica, perché ci permette di organizzare un evento che mira a portare luci e riflettori a Pavia anche da fuori. Dedicato ai giovani, sarà comunque un genere alternativo al mainstream ‘di moda’, un punto di partenza per questa cooperativa che vuole creare lavoro in un settore come quello dello spettacolo, un settore in sofferenza da tempo. In conclusione, un’esperienza che andrà ripetuta, perché vogliamo lavorare anche ad altri livelli e creare connessione fra la città e i gruppi della città”.
Si incomincia venerdì sera dalle 19 con “il Generatore di Tensione” (indie-rap da Bologna), “Materazi Future Club” (post-punk, Milano), e “The Smoke Orchestra” (disco-funk, Milano). Sabato sera l’evento si sposta in piazza del Carmine: Gioia Lucia (cantautrice), “il Mago del Gelato” (funk-afrobeat-jazz, Milano) e “Savana Funk” (funk- rock-blues-afrobeat, Bologna). Si chiude domenica sera con: Gaia Banfi (cantautrice), Giungla (punk-rocker), “Mercanti di Liquore” (folk-chanson, Monza – nella foto). L’ingresso è libero e gratuito in ogni serata.

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