Progetto Sportivo per gli Utenti dei Centri Diurni Disabili e Servizio Formazione all’Autonomia del Comune di Pavia

Nella mattinata del 12 dicembre presso Il Campus Aquae in Pavia si è tenuta la presentazione del “Progetto sportivo per gli utenti C.D.D. e lo S.F.A.“. Il progetto sarà dedicato agli afferenti al Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA) e ai Centri Diurni Disabili (CDD) ai quali sarà possibile cimentarsi negli sport del badminton, delle bocce e del nuoto. Questa iniziativa del Comune di Pavia, nata a seguito della proposta avanzata dall’Assessore ai Servizi Sociali Anna Zucconi, deriva dalla qualità dei risultati per le potenzialità dimostrate nella primavera 2022 durante gli incontri che si sono tenuti nelle strutture comunali dallo sport del badminton e presso la Società Itala dallo sport delle bocce e successivamente dall’attività di avviamento allo sport proposto e finanziato dal Comitato Italiano Paralimpico Lombardia, che ha visto anche il coinvolgimento del nuoto presso la struttura del Campus Aquae.

“E’ davvero con grande gioia che oggi presentiamo questo progetto – ha dichiarato Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia -. L’attività mira a far sì che a tutti gli afferenti al Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA) ed ai Centri Diurni Disabili (CDD) possa essere data l’opportunità di iniziare a praticare lo sport del badminton, quello delle bocce oppure ancora il nuoto. Credo sentitamente sia nostro indiscusso dovere fare tutto il possibile per venire incontro alle esigenze, ai desideri e alle aspettative di chi si trova più in difficoltà, per riuscire a donare davvero a tutti, tramite l’opportunità dell’esercizio di una sana attività sportiva, un po’ di svago, e quindi un po’ di spensieratezza e di serenità”.

“La nostra struttura è priva di barriere architettoniche – ha aggiunto Tiziano Pacchiarotti, presidente della società Campus Team Pavia – e questo permette di svolgere tutte le attività senza problemi. Il Progetto Sportivo per i C.D.D. e S.F.A del Comune di Pavia è la naturale prosecuzione della collaborazione con il Comune, CIP, FISDIR, C.D.D., S.F.A. ed è il punto di partenza per nuovi progetti di inclusione sociale.”

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